STORIA

Le origini della Pasticceria Bonomo risalgono a mezzo secolo fa, precisamente a Caracas, Venezuela, dove nel 1956 mio padre Giovanni apre la "pasteleria Carabobo".



Dopo un decennio, la mia famiglia ritorna a Modica, l'antica contea della zona orientale della Sicilia, ed è così che nel centro storico della famosa città barocca, nasce la Pasticceria Bonomo. Io, Antonia, secondogenita, classe 1965, collaboro con mio padre fin da ragazzina, apprendendo i segreti e gli insegnamenti di quella che diventerà la tradizione pasticcera che contraddistingue la mia famiglia.



Negli anni la pasticceria Bonomo spicca per serietà, amore per il proprio lavoro e fantasia affermandosi come una delle più rinomate nella contea modicana.

Successivamente, anche mio fratello minore, Paolo, segue le orme di mio padre, specializzandosi nell'arte del cioccolato.

"Ingredienti semplici e naturali, fantasia, creatività e tanto amore per il nostro lavoro...": questa è la formula che noi, della Pasticceria Bonomo, abbiamo sempre sostenuto.

In seguito, mi trasferisco in Romagna, ne apprendo i gusti e le tradizioni, fondendoli con i sapori e le usanze della mia terra; finalmente il mio sogno si realizza e a Fusignano, in provincia di Ravenna, nasce il progetto, insieme al mio socio e collaboratore romagnolo Italo, di unire le nostre culture e inaugurare il nuovo Bar Pasticceria Bonomo.

Iniziano i corsi di specializzazione con grandi maestri pasticceri, i corsi di aggiornamento; con l'obiettivo di unire tradizione e innovazione, in modo da soddisfare anche i palati più esigenti.

Memore degli insegnamenti di mio padre, continuo a lavorare con la passione di sempre, selezionando le materie prime, seguendo le nuove tendenze del mercato, e sensibile alle esigenze degli intolleranti.

Tre anni fa a mia figlia è stata diagnostica l'intolleranza al glutine, così ho intrapreso la sfida culinaria più difficile, ovvero lavorare con le farine senza glutine in modo che la mia piccola potesse continuare a gustare la mia cucina casalinga.

In questi anni ho sviluppato una forte sensibilità per molti tipi di intolleranze, ricercando materie prime sane, biologiche e alternative: le farine di kamut e farro, segale, grano saraceno, lo zucchero di canna e il fruttosio, uova d'allevamento biologico ecc., anche perché non favorevole all'uso di pesticidi, diserbanti  conservanti, dannosi per la salute dell'uomo; e poi, si sa, la qualità è sinonimo di conoscenza, gusto e benessere.